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2 giugno 2011

Tonico all'acqua di rose fatto in casa con la pentola a pressione

 
Oggi ho il tempo, e la febbre, per scrivere alcuni lavoretti... e vi racconterò della mia personale produzione di tonico alle rose. Ho raccolto le bellissime rose del giardino di mia suocera (piene zeppe di afidi, indice che non sono trattate) e le ho messe con un bicchiere d'acqua di rubinetto grande nella mia superfantastica pentola a pressione (ovviamente le ho lavate dagli schifidi animaletti). Ho tolto la valvola dello sfiato (basta tirarla in su, anche per lavarla ogni tanto per maggior sicurezza) ed al suo posto ho infilato sforzandolo un tubetto di gomma lungo circa 2 mt...

Pentolone sul fuoco e tubetto che si tuffa in una bacinella piena d'acqua fredda (da cambiare ogni tanto perchè sentirete che si scalda al passaggio del fluido dentro il tubo). La parte terminale l'ho inserita in un tappo per l'olio la cui caratteristica principale è lo sfiato sul sughero. Il tappo poi va inserito in una bottiglia di vetro o meglio ancora in un contenitore che non possa scoppiare col calore, specie se volete fare più di 250 ml circa.
Si fa andare la "cottura" ed il vapore lungo il tubo e si vedrà un liquido trasparente uscirne, con qualche sbuffo di vapore. L'importante è che sia possibile far uscire quel poco di vapore che si crea nonostante l'acqua di raffreddamento. Si ottiene così dell'acqua distillata alle rose partendo da ingredienti abbastanza semplici.. La mia è in una boccetta di vetro da parecchie settimane e non noto cambiamenti pur senza tenerla in frigo. Unico piccolo difetto, evitate di fare il tonico dopo aver cotto i carciofi... l'odore non se ne va assolutamente! Così per il momento io ho l'acqua di rose ai carciofi. La prossima la farò alla lavanda.

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